KEY MESSAGE

Creare condizioni eque e leali per gli appaltatori internazionali europei

PERCHÉ?

Nell'ultimo decennio, l'industria europea delle costruzioni ha subito un continuo aumento della concorrenza sleale nelle procedure di appalto pubblico all'interno e all'esterno del mercato dell'UE da parte di imprese statali di Paesi terzi. Di conseguenza, gli appaltatori internazionali europei hanno perso quote di mercato significative nei mercati edilizi esteri.

I responsabili politici dell'UE hanno compiuto alcuni primi passi legislativi per stabilire condizioni di maggiore parità, ad esempio adottando lo Strumento per gli appalti internazionali, il Regolamento sulle sovvenzioni estere, la comunicazione che fornisce orientamenti sulla partecipazione di offerenti e beni di Paesi terzi al mercato degli appalti dell'UE e le comunicazioni sull'Iniziativa Global Gateway. La nuova Commissione europea e il Parlamento europeo dovranno continuare in questa direzione.

LE NOSTRE RACCOMANDAZIONI

Lo Strumento per l'Ucraina proposto è un'opportunità ideale per l'Unione europea di introdurre una politica di "Buy European" per garantire un'attuazione efficiente dei fondi UE per le attività di costruzione e alla luce di politiche simili dei principali partner commerciali globali dell'UE. La restrizione dell'ammissibilità ai cittadini e alle persone giuridiche stabilite negli Stati membri dell'UE, nel SEE, nei Paesi dell'area di vicinato dell'UE, compresa l'Ucraina, o nei Paesi che beneficiano di assistenza preadesione sarebbe in linea con l'approccio generale dell'UE volto a consentire la futura adesione dell'Ucraina all'Unione europea e a familiarizzare gradualmente l'Ucraina con gli standard e i regolamenti dell'UE.

Nel contesto della strategia Global Gateway, gli appalti di opere civili basati sulla qualità devono essere rafforzati per migliorare la parità di condizioni nella competizione per i  progetti infrastrutturali finanziati dall'UE, basata sulla selezione dell'offerente economicamente più vantaggioso. Per gli appalti di grandi dimensioni o complessi, tutti i finanziatori di Team Europe dovrebbero essere obbligati a utilizzare un sistema a "due buste", in cui le offerte tecniche e finanziarie vengono presentate insieme, ma in buste separate, in modo che la valutazione proceda in due fasi (tecnica e finanziaria), dando maggiore importanza ai criteri tecnici e di Responsabilità sociale di Impresa (RSI).

Al fine di prevenire la concorrenza sleale per gli appalti pubblici nel mercato interno dell'UE, la FIEC sostiene l'adozione di un regolamento UE su uno specifico strumento di difesa commerciale (TDI-Trade Defence Instrument) per i servizi di costruzione, che rispecchi la prassi esistente del TDI per i beni e penalizzi tutte le discriminazioni di prezzo da parte di fornitori di servizi di Paesi terzi, indipendentemente dal fatto che siano causate da sovvenzioni o meno.