In molti Stati membri dell'UE, le imprese edili non riescono a trovare un numero sufficiente di lavoratori con le competenze richieste.
Questo fenomeno diventa ancora più pressante alla luce delle transizioni verdi e digitali in corso e del quadro legislativo più esigente in materia di ambiente costruito.
Mentre la popolazione attiva invecchia, è più che mai necessario promuovere il settore delle costruzioni e le sue opportunità professionali tra i giovani, le donne e i lavoratori provenienti da settori in via di dismissione.
L'UE dovrebbe aumentare gli investimenti nell'apprendimento iniziale e permanente e nei programmi di apprendistato, compresi i progetti finanziati dall'UE.
L'Unione Europea dovrebbe contribuire a promuovere l'attrattiva del settore delle costruzioni, in particolare attraverso il sostegno a campagne di comunicazione e sensibilizzazione.
L'UE dovrebbe promuovere e sostenere la cooperazione con e tra tutte le parti interessate (ad esempio aziende, centri di formazione, organizzazioni paritarie del settore, autorità competenti) al fine di fornire aggiornamenti regolari sui programmi di formazione relativi alle esigenze in evoluzione della transizione verde e digitale.
L'UE dovrebbe promuovere e sostenere strumenti e iniziative per rafforzare il riconoscimento reciproco delle qualifiche, senza abbassare gli standard nazionali, al fine di facilitare la mobilità transfrontaliera di servizi, studenti e lavoratori nel mercato interno.
L'UE dovrebbe facilitare l'accesso dei cittadini (qualificati) di Paesi terzi all'UE, aiutare gli Stati membri a creare vie d'ingresso sicure per questi lavoratori e combattere le pratiche abusive e fraudolente.